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Dual Memory Bias: Creare Storie Visive Memorabili

Ying e Yang

Nel campo del visual storytelling, la ricerca di idee per storie memorabili è un’attività costante. Queste storie hanno il potere di deliziare il pubblico e di rafforzare la fedeltà al brand. Tuttavia, per creare storie efficaci, è necessario comprendere un interessante meccanismo di editing che il nostro cervello applica ai ricordi: il Dual Memory Bias.

Il Dual Memory Bias: Bias dell'Attenzione e Bias della "Stickiness"

Il Dual Memory Bias si compone di due elementi principali: il bias dell’attenzione e il bias della cosiddetta “stickiness”.

Il bias dell’attenzione suggerisce che le persone tendono a prestare attenzione alle informazioni negative. Questo fenomeno è evidente nei media, dove le notizie negative dominano spesso le trasmissioni. Questo bias è fondamentale per la creazione di storie, poiché senza conflitto, non esiste una storia da raccontare.

Il bias della “stickiness”, d’altra parte, suggerisce che gli eventi negativi del passato tendono a svanire più velocemente degli eventi positivi. Questo bias può essere sfruttato per creare storie che rimangono impresse nella memoria del pubblico.

Dual Memory Bias e Storytelling Politico

L’interazione tra questi due bias può creare l’impressione che le cose fossero molto migliori nel passato rispetto al presente. Questo fenomeno è spesso sfruttato nelle campagne politiche, come “Make America Great Again” di Donald Trump e “America Is Back” di Joe Biden.

Tuttavia, nonostante la tendenza a percepire il passato in modo più positivo, le ricerche suggeriscono che le persone non percepiscono un declino nelle loro vite personali o professionali attuali. Anzi, in alcuni studi, le persone hanno addirittura segnalato miglioramenti.

Applicazione del Dual Memory Bias nel Visual Storytelling

Nel visual storytelling, il Dual Memory Bias può essere utilizzato per creare storie che attirano l’attenzione e rimangano impresse nella memoria del pubblico. Il conflitto può essere utilizzato per attirare l’attenzione del pubblico, mentre le esperienze positive possono essere utilizzate per creare storie memorabili.

Ad esempio, una nota azienda di abbigliamento sportivo ha recentemente lanciato una campagna di marketing incentrata sulle storie positive dei suoi clienti. La campagna includeva testimonianze di clienti che avevano raggiunto importanti obiettivi di fitness grazie ai prodotti dell’azienda, foto di clienti che indossavano i prodotti dell’azienda durante avventure all’aperto memorabili e storie di clienti che avevano superato sfide personali con l’aiuto dei prodotti dell’azienda.

Questa campagna ha sfruttato il Dual Memory Bias in due modi. Prima di tutto, ha attirato l’attenzione dei clienti con storie di conflitto e superamento delle sfide, sfruttando il bias dell’attenzione. In secondo luogo, ha reso queste storie memorabili concentrando l’attenzione su esperienze positive e risultati di successo, sfruttando il bias della “stickiness”.

Il risultato? La campagna ha riscosso un grande successo, con un aumento significativo dell’engagement sui social media, un aumento delle vendite e un miglioramento della percezione del brand.

Conclusione

Il Dual Memory Bias è uno strumento potente che può essere utilizzato per creare storie visive che attirano l’attenzione e rimangono impresse nella memoria del pubblico. Nonostante il bias dell’attenzione possa suggerire l’importanza del conflitto nelle storie, il bias della “stickiness” evidenzia l’importanza di concentrarsi su esperienze positive per creare storie memorabili. Sfruttando questi due bias, le aziende possono creare storie efficaci che rafforzano la fedeltà al brand e aumentano l’engagement del pubblico.

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